Acqua Contaminata da Pfas in Piemonte: Uno Sguardo a Venaria e Oltre

Acqua Contaminata da Pfas in Piemonte: Uno Sguardo a Venaria e Oltre

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    Acqua Contaminata da Pfas in Piemonte Uno Sguardo a Venaria e Oltre

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    Nel cuore del Piemonte, la questione dell’acqua contaminata da sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche (Pfas) assume contorni preoccupanti, estendendosi ben oltre i confini precedentemente immaginati. Una recente indagine condotta da Greenpeace, basata su dati ufficiali forniti dagli enti pubblici regionali, ha gettato luce su un inquinamento più vasto del previsto, coinvolgendo Torino e oltre 70 comuni limitrofi, tra cui Venaria. Quest’area, insieme alla provincia di Alessandria, rappresenta una delle poche monitorate per la presenza di queste sostanze nocive nell’acqua potabile.

    L’allarme lanciato non riguarda solamente le zone già note per la produzione industriale di Pfas, ma svela una realtà in cui circa 125mila persone, quasi il 3% della popolazione piemontese, potrebbero aver consumato acqua contaminata da Pfoa (acido perfluoroottanoico), un composto del gruppo Pfas riconosciuto come cancerogeno dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC). Il rapporto evidenzia una mancanza diffusa di controlli e di dati relativi alla presenza di Pfas in molte province della regione, compresa quella di Torino e, per estensione, Venaria.

    La situazione a Venaria, così come nei comuni circostanti, si inserisce in un contesto allarmante dove, nonostante le richieste di trasparenza e di intervento urgente da parte di Greenpeace, persiste una lacuna legislativa nazionale. L’Italia, infatti, attende l’entrata in vigore della direttiva comunitaria 2184/2020 prevista per gennaio 2026, per limitare la presenza di Pfas nelle acque potabili. Nel frattempo, il quadro che emerge è quello di una contaminazione diffusa, con un 51% dei campioni d’acqua analizzati tra il 2019 e il 2023 che ha rivelato la presenza di Pfas, soprattutto nella provincia di Alessandria ma con implicazioni significative anche per la città metropolitana di Torino e i suoi comuni, tra cui Venaria.

    La ricerca condotta da Greenpeace ha anche messo in luce una gestione frammentaria e spesso inefficace delle emergenze sanitarie pubbliche legate alla contaminazione da Pfas, con interventi non uniformi e talvolta tardivi da parte degli enti pubblici. La situazione di Venaria e delle altre aree colpite richiede un’azione decisiva e coordinata per proteggere la salute dei cittadini e preservare la qualità dell’acqua potabile.

    In conclusione, la vicenda dell’acqua contaminata da Pfas in Piemonte, con un focus specifico su Venaria, evidenzia la necessità urgente di politiche ambientali più stringenti e di un impegno concreto da parte delle autorità per affrontare questa crisi ambientale e sanitaria. La comunità di Venaria, insieme al resto dei comuni coinvolti, si trova di fronte alla sfida di garantire un futuro più sicuro e salubre per i propri abitanti.

    Cosa sono i PFAS e perché sono così pericolosi.

    I PFAS, acronimo di “Per- e Polifluoroalchilici Sostanze”, comprendono una vasta famiglia di composti chimici sintetici che contengono legami al carbonio-fluoro. Questi composti sono utilizzati in una varietà di applicazioni industriali e prodotti di consumo per le loro proprietà uniche, come la resistenza al calore, all’acqua e alle macchie. Si trovano in molti prodotti di uso quotidiano, inclusi imballaggi per alimenti, tessuti anti-macchia, pentole antiaderenti, schiume antincendio e in alcuni processi industriali.

    La pericolosità dei PFAS deriva da diverse caratteristiche chiave:

    1. Persistenza: I PFAS sono noti come “inquinanti eterni” perché non si degradano facilmente nell’ambiente. La loro struttura chimica li rende resistenti alla degradazione naturale, il che significa che possono rimanere nell’ambiente per decenni o addirittura secoli.
    2. Bioaccumulo: Alcuni PFAS hanno la capacità di accumularsi negli organismi viventi. Questo significa che le concentrazioni di PFAS possono aumentare nella catena alimentare, portando a livelli più alti di esposizione per gli esseri umani e gli animali rispetto all’ambiente circostante.
    3. Tossicità: Studi sugli animali e ricerche epidemiologiche sugli esseri umani hanno associato l’esposizione ai PFAS a vari effetti negativi sulla salute. Questi includono disturbi al sistema immunitario, effetti sullo sviluppo fetale e neonatale, effetti sul colesterolo e potenziali legami con alcuni tipi di cancro, in particolare per composti come il PFOA (acido perfluoroottanoico) e il PFOS (solfonato di perfluoroottano).
    4. Difficoltà nel trattamento e nella rimozione: A causa della loro resistenza chimica, eliminare i PFAS dall’acqua e dal suolo è difficile e costoso. Le tecnologie di trattamento convenzionali per l’acqua potabile spesso non sono sufficientemente efficaci nel rimuovere questi composti, richiedendo metodi avanzati e più costosi.

    La combinazione di questi fattori rende i PFAS particolarmente preoccupanti dal punto di vista ambientale e della salute pubblica. La loro persistenza e bioaccumulo li rendono una sfida continua per la gestione ambientale, mentre la loro tossicità suscita preoccupazioni per gli impatti a lungo termine sull’ecosistema e sulla salute umana.

    Cosa può fare l’amministrazione Venariese

    L’amministrazione di Venaria Reale, come altre amministrazioni locali che si trovano ad affrontare la contaminazione da PFAS, può adottare diverse strategie per contenere il danno e proteggere la salute pubblica e l’ambiente. Ecco alcune misure che possono essere considerate:

    1. Monitoraggio e Analisi

    • Implementare un programma di monitoraggio sistematico per rilevare i livelli di PFAS nell’acqua potabile, nei suoli, nei sedimenti e nella catena alimentare.
    • Collaborare con enti di ricerca e università per analizzare la distribuzione e la concentrazione di PFAS nell’ambiente locale.

    2. Purificazione dell’Acqua

    • Investire in tecnologie avanzate per il trattamento dell’acqua in grado di rimuovere i PFAS, come l’adsorbimento su carbone attivo, la resina a scambio ionico o la nanofiltrazione/osmosi inversa.
    • Fornire supporto finanziario o incentivi per l’installazione di sistemi di filtrazione domestici efficaci contro i PFAS nei punti di utilizzo.

    3. Gestione e Sanificazione Ambientale

    • Identificare e sanare le fonti di contaminazione da PFAS, ad esempio siti industriali o discariche che potrebbero essere responsabili del rilascio di PFAS nell’ambiente.
    • Applicare misure di bonifica del suolo e delle acque sotterranee per ridurre la diffusione dei PFAS.

    4. Regolamentazione e Legislazione

    • Adottare regolamenti locali per limitare l’uso e lo smaltimento di prodotti contenenti PFAS, in attesa di una regolamentazione nazionale o europea più stringente.
    • Collaborare con le autorità regionali e nazionali per sviluppare e applicare standard di sicurezza e limiti di esposizione ai PFAS.

    5. Educazione e Comunicazione

    • Informare i cittadini sui rischi associati all’esposizione ai PFAS e su come ridurre tale esposizione nella vita quotidiana.
    • Fornire aggiornamenti regolari sulla qualità dell’acqua e sui risultati del monitoraggio ai residenti.

    6. Collaborazione Intercomunale e Regionale

    • Collaborare con altri comuni e con le autorità regionali per condividere risorse, conoscenze e strategie di mitigazione.
    • Partecipare a reti o consorzi dedicati alla ricerca di soluzioni condivise per la gestione della contaminazione da PFAS.

    7. Supporto alla Ricerca

    • Sostenere la ricerca scientifica sui metodi di rimozione dei PFAS e sugli effetti sulla salute per migliorare le strategie di intervento e prevenzione.

    Adottando un approccio proattivo e multifaceted, l’amministrazione di Venaria Reale può contribuire significativamente a ridurre l’esposizione ai PFAS, minimizzando i rischi per la salute pubblica e per l’ambiente.

    Cosa possono fare i cittadini Venariesi

    I cittadini di Venaria Reale possono svolgere un ruolo attivo nel contribuire alla riduzione del danno causato dalla contaminazione da PFAS. Ecco alcune azioni che possono intraprendere:

    1. Informarsi e Sensibilizzare

    • Informarsi sui rischi per la salute associati ai PFAS e sulle fonti di esposizione.
    • Sensibilizzare la comunità sui problemi legati ai PFAS, condividendo informazioni affidabili e promuovendo discussioni pubbliche.

    2. Ridurre l’Uso di Prodotti Contenenti PFAS

    • Evitare l’acquisto e l’utilizzo di prodotti che contengono PFAS, come alcuni tipi di pentole antiaderenti, indumenti e tessuti resistenti all’acqua, imballaggi per alimenti anti-grasso, e prodotti cosmetici.
    • Preferire prodotti con etichette che indicano l’assenza di PFAS o che sono certificati come ecologici.

    3. Utilizzare Sistemi di Filtrazione per l’Acqua Domestici

    • Installare filtri per l’acqua potabile certificati per rimuovere i PFAS, soprattutto se le analisi dell’acqua indicano la presenza di questi composti al di sopra dei livelli di sicurezza raccomandati.

    4. Partecipazione Comunitaria

    • Partecipare a iniziative comunitarie e pubbliche per richiedere azioni concrete da parte delle autorità locali, regionali e nazionali per affrontare la contaminazione da PFAS.
    • Sostenere o avviare petizioni e campagne di sensibilizzazione rivolte a migliorare la regolamentazione dei PFAS.

    5. Supporto alle Iniziative di Bonifica

    • Sostenere gli sforzi di bonifica ambientale e le iniziative che mirano a identificare e rimuovere le fonti di contaminazione da PFAS nella zona di Venaria Reale.

    6. Pratica del Consumo Responsabile

    • Adottare uno stile di vita e un consumo responsabile che minimizzino i rifiuti e l’impronta ecologica, contribuendo indirettamente alla riduzione dell’inquinamento ambientale complessivo.

    7. Collaborazione con le Autorità

    • Collaborare con le autorità locali fornendo feedback e partecipando attivamente a consultazioni pubbliche sulle politiche ambientali e sulla gestione delle risorse idriche.

    8. Educazione Ambientale

    • Promuovere l’educazione ambientale nelle scuole e nelle famiglie, sensibilizzando le nuove generazioni sull’importanza della protezione dell’ambiente e della salute pubblica.

    9. Volontariato

    • Unirsi a gruppi di volontariato locali che si occupano di protezione ambientale e partecipare a iniziative di pulizia e monitoraggio ambientale.

    Attraverso queste azioni, i cittadini di Venaria Reale possono contribuire significativamente alla riduzione dell’esposizione ai PFAS e alla promozione di un ambiente più sano per la loro comunità.

    A questo Link il rapporto completo pubblicato da Greenpace.

    Questi i dati forniti da Greenpace per Venaria Reale.

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