L’Architetto che Trasformò Venaria in un Capolavoro Regale
[tta_listen_btn]
Il personaggio odierno è molto noto nella nostra cittadina e non solo qui. Chi sarebbe costui? Si tratta di uno fra i più grandi Architetti del 1700: l’Abate Filippo Juvarra da Messina. Il Prete che incantò, con le sue opere, l’ultimo Duca di Casa Savoia Vittorio Amedeo II. L’incontro tra il Duca e Filippo Juvarra avvenne a Messina. Non tutti sono a conoscenza che il Duca ottenne il titolo Regio, grazie al Trattato di Utrecht del 1713, dopo la strepitosa vittoria sui Francesi che assediavano Torino nel 1706 durante la guerra di Successione Spagnola. Fu assegnata la Sicilia a Vittorio Amedeo Il, diventando, di fatto, Re.
La cerimonia di incoronazione avvenne nella sontuosa Cattedrale di Palermo nella notte di Natale del 1713. Fu proprio durante il suo girovagare per l’Isola che il neo Sovrano conobbe le opere di Filippo Juvarra, in quel momento al servizio del Cardinale Ottoboni a Roma, tramite il Giurista Siciliano d’Aguirre. Il Cardinale Ottoboni non si oppose alla richiesta di Re Vittorio Amedeo di condurlo a Torino. Filippo fu onorato dell’interessamento del Sovrano e raggiunse, in poco tempo, Messina e si presentò al cospetto del nuovo Re di Sicilia.
Vittorio Amedeo gli disse di preparare le valigie e tutto l’occorrente da Architetto e lo seguì a Torino. Gli fu conferita una gratifica di poco più di 1000 lire e il titolo di “Primo Architetto di Corte”. Filippo si mise subito all’opera ed esordì con il progetto della Basilica di Superga. Questa è altra storia che fa riferimento alla Città di Torino. Filippo Juvarra realizzò molto in Torino, in Provincia e altrove.
Da quella che fu la tenuta di caccia, la nostra cittadina diventava una vera e propria Reggia, al pari o superiore a quella di Versailles, Francia, con giardini lussureggianti e straordinari.
Sua la “Cappella di Sant’Uberto”, la “Galleria Grande” o Sala Diana per ricordare la divinità Greca, Artemide, dea della Caccia. Suo l’originale progetto della Citroniera con la Scuderia, unite in un solo corpo.
La nostra Città, a perenne memoria, ha titolato un’importante arteria nel suo centro storico al famoso Architetto Siciliano.
Chiudo qui questo primo giro di racconti che riguardano la nostra Città, Venaria, dal chiaro significato latino che richiama la “Caccia”.
Il nostro sito, così come la pagina e il gruppo Facebook, sono gestiti esclusivamente da volontari. Operiamo senza fini di lucro e senza alcun interesse politico, con l'obiettivo unico di offrire un servizio informativo di qualità e di valorizzare il territorio di Venaria Reale, per il bene della nostra comunità e dei turisti che ci visitano.
Se questo articolo ti è piaciuto, ti invitiamo a sostenere il nostro progetto seguendo la nostra pagina Facebook e iscrivendoti al nostro gruppo. Ogni tuo gesto di supporto è per noi di grande importanza. Grazie per contribuire alla diffusione delle bellezze e delle notizie di Venaria Reale.