Dalla Venaria Reale al Mondo: la “Carta di Venaria” e gli impegni globali del G7
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Il recente summit del G7 a Venaria Reale ha segnato una tappa cruciale per la cooperazione internazionale in materia di clima, energia e ambiente, culminata nella redazione della “Carta di Venaria”. Il documento finale di 35 pagine riflette gli impegni significativi dei paesi più industrializzati, guidati dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin.
L’impegno sul carbone e l’energia nucleare
Una delle decisioni più impattanti è stata l’impegno a cessare l’uso del carbone entro il 2035, un passo fondamentale per ridurre le emissioni di CO2, dato che il carbone è la fonte più inquinante tra i combustibili fossili. Questo obiettivo mostra un cambio di rotta significativo, specialmente per paesi industrializzati come la Germania e il Giappone, che hanno storicamente dipeso in larga misura dal carbone.
Parallelamente, il summit ha riconosciuto e promosso l’uso dell’energia nucleare come alternativa pulita, con un focus particolare sulla fusione nucleare. È stato stabilito un impegno per la ricerca e lo sviluppo congiunto in questo settore, mirando a creare impianti pilota e a stimolare gli investimenti privati e pubblici.
Focus sull’acqua e le energie rinnovabili
Per la prima volta, il G7 ha sollevato la questione dell’acqua, istituendo una ‘Coalizione del G7 per l’Acqua‘. Questo approccio mira a integrare la gestione delle risorse idriche in maniera più efficace e coerente, affrontando la crescente crisi idrica globale.
Inoltre, il G7 ha ribadito il sostegno alla necessità di triplicare la capacità produttiva globale di energia elettrica da fonti rinnovabili entro il 2030. Questo include l’intenzione di aumentare significativamente gli investimenti nelle infrastrutture per la trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica, nonché lo sviluppo di tecnologie di stoccaggio dell’energia più efficienti e meno costose.
Impatto sulle emissioni di metano e il ruolo dell’Africa
Un altro importante impegno è la riduzione del 75% delle emissioni globali di metano da combustibili fossili entro il 2030. Questo sforzo comprende la collaborazione anche con i produttori non appartenenti al G7 per diminuire l’intensità delle emissioni di metano.
Il G7 ha anche posto un accento particolare sulla crescita e l’uguaglianza in Africa, riconoscendo la necessità di integrare il continente nel quadro economico globale attraverso investimenti mirati e meccanismi finanziari adeguati, enfatizzando che questo non è solo un atto di solidarietà ma una strategia di integrazione economica e sociale.
Riflessioni post-G7: le visioni del sindaco di Venaria e del ministro dell’Ambiente
Nel contesto delle riflessioni post-summit, il Sindaco di Venaria Reale, Fabio Giulivi, e il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, hanno condiviso importanti considerazioni sulla risonanza e gli esiti del G7.
Fabio Giulivi, ha offerto un’analisi ponderata del G7, sottolineando sia gli impatti locali sia la rilevanza globale delle discussioni. Giulivi ha affermato: “Si sono conclusi i lavori del G7 a Venaria, i ministri lasciano la città e noi proviamo a ritornare alla normalità.” Ha inoltre enfatizzato l’importanza delle tematiche affrontate: “Al netto dei disagi sicuramente non possiamo negare che i temi trattati – energia, ambiente, clima – rappresentino insieme alla ricerca della pace le sfide globali che tutti i paesi si trovano a dover affrontare.” Infine, ha espresso speranza riguardo all’utilità dei vertici: “Spesso sento dire che questi vertici non siano utili. Da rappresentante delle Istituzioni spero caldamente che possano invece esserlo, perché solo affrontando insieme tematiche così importanti si potrà arrivare al successo.”
Dal canto suo, Pichetto Fratin ha evidenziato gli obiettivi raggiunti durante il summit: “Abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo dati” e ha proseguito riconoscendo il ruolo del G7 come catalizzatore di cambiamenti significativi: “Il G7 ha fatto un passo avanti, siamo stati un ponte tra la Cop28 di Dubai e la Cop29, manifestando la leadership dei Paesi più industrializzati.” Riguardo alla Carta di Venaria, il ministro ha ribadito: “La ‘Carta di Venaria’, mi piace chiamarla così, è un passo importante da parte del G7 e di un gruppo di Paesi che vuole fare da traino e da stimolo.” Sull’energia, ha chiarito: “L’impegno forte sull’uscita dal carbone, la fonte di maggiori emissioni, con un obiettivo di uscita indicato nella prima metà del prossimo decennio. È la prima volta che si indica un percorso e un obiettivo.”
Queste dichiarazioni delineano non solo l’ambizione del G7 di navigare verso un futuro più verde e sostenibile, ma anche l’importanza della partecipazione comunitaria e del dialogo continuo sulle grandi questioni globali.
Considerazioni finali
Le decisioni prese a Venaria Reale rappresentano un’accelerazione verso una politica energetica globale più verde e sostenibile. L’approccio multidimensionale adottato — che spazia dall’eliminazione graduale del carbone, al supporto dell’energia nucleare e rinnovabile, fino alla gestione sostenibile delle risorse idriche — pone il G7 come un leader nella lotta contro il cambiamento climatico e nella promozione di una transizione energetica globale. Questi impegni, se realizzati, potrebbero segnare un cambiamento significativo nella risposta globale alle sfide ambientali del nostro tempo.
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