Reggia di Venaria Reale, 5 curiosità che ti stupiranno su questo capolavoro del Barocco
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Sai proprio tutto della Reggia di Venaria Reale? Ecco 5 curiosità che probabilmente non conosci: dal fantasma del re Vittorio Amedeo II agli scandali di corte.
La Reggia di Venaria Reale, situata a pochi chilometri dalla splendida città di Torino, rappresenta uno dei capolavori del barocco italiano. Commissionata dal duca Carlo Emanuele II e progettata dall’architetto Amedeo di Castellamonte, questa maestosa residenza è stata restaurata e aperta al pubblico dal 1997, offrendo ai visitatori un’esperienza unica tra storia, arte e natura. Ma quali segreti nasconde questo gioiello sabaudo? Ecco cinque curiosità che forse non conoscevate sulla Reggia di Venaria Reale.
1. L’origine del nome
Il nome “Reggia di Venaria” deriva dal latino “Venatio Regia”, che significa “residenza reale della caccia”. Questo nome non è casuale: Carlo Emanuele II scelse una zona ricca di boschi e selvaggina, ideale per le sue battute di caccia. La residenza fu quindi concepita non solo come un luogo di svago, ma anche come una base strategica per le attività venatorie del duca e della sua corte.
2. La pianta esoterica
Torino è famosa per il suo legame con l’esoterismo e la massoneria, influenze che si riflettono anche nella struttura della Reggia di Venaria. La pianta della reggia ricorda infatti il Collare dell’Annunziata, il simbolo dell’Ordine Supremo della Santissima Annunziata, la massima onorificenza di Casa Savoia. Questo ordine, tra i più antichi d’Europa, ha radici che affondano nelle tradizioni dell’antico Egitto e rappresentava una delle più illustri onorificenze del XVI secolo.
3. Il fantasma di Vittorio Amedeo II
Ogni castello che si rispetti ha il suo fantasma, e la Reggia di Venaria non fa eccezione. Secondo la leggenda, il fantasma del re Vittorio Amedeo II, accompagnato dal suo fedele cavallo bianco, vaga ancora tra i corridoi della reggia. Alcuni visitatori affermano di aver udito il suono degli zoccoli riecheggiare nelle stanze, mentre altri sostengono di aver scattato fotografie che mostrano la presenza spettrale del re. Si dice che il fantasma vegli sulla reggia, proteggendola da chi non rispetta la sua maestosità.
4. Periodi di disagio e distruzione
La storia della Reggia di Venaria non è stata sempre rosea. Durante il 1706, l’occupazione francese trasformò la reggia in una caserma, causando notevoli danni alla struttura. Successivamente, l’esercito napoleonico devastò i giardini per creare una piazza d’armi. Solo dopo secoli di degrado e abbandono, la reggia ha potuto risorgere grazie agli intensi lavori di restauro iniziati negli anni ’90, che l’hanno riportata al suo antico splendore.
5. Scandali di Corte
Nel 1668, la Reggia di Venaria fu teatro di uno dei più noti scandali di corte dell’epoca. Maria Giovanna di Trecesson, Marchesa di Cavour, era l’amante del re Carlo Emanuele II. La loro relazione clandestina era al centro dei pettegolezzi e dei canti popolari. La duchessa Giovanna Maria di Savoia Nemours, moglie del re, fingendo di ignorare il tradimento, orchestrò una trappola per sorprendere gli amanti. La duchessa colse in flagrante il marito e la marchesa, presentandosi improvvisamente alla reggia mentre il re aveva dichiarato di essere a caccia. Questa vicenda ispirò anche una novella di Guido Gozzano.
La Reggia di Venaria Reale è quindi molto più di una semplice residenza storica. È un luogo dove storia, arte e leggenda si intrecciano, offrendo ai visitatori un viaggio nel tempo e nello spazio, tra fasti regali, segreti esoterici e antichi scandali di corte. Una visita alla reggia non è solo un tuffo nel passato, ma anche un’esperienza affascinante che svela i molteplici volti di uno dei monumenti più affascinanti d’Italia.
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