In un angolo discreto di Venaria Reale, all’indirizzo di via Montello 11/b, ogni sabato dalle 10 alle 13, si svolge un’attività che, seppur silenziosa, porta con sé il rumore di una rivoluzione gentile e profonda. Qui, presso Strass & Baratt, si pratica l’arte dell’economia circolare e della solidarietà in maniera tanto semplice quanto rivoluzionaria.

Strass & Baratt è una “bottega senza moneta” dove il baratto diventa mezzo di scambio: chiunque può portare ciò che non usa più e prendere ciò di cui ha bisogno. Non solo: chi non ha nulla da donare, può anche semplicemente prendere, senza alcun pagamento o donazione, un gesto audacemente alternativo in un’epoca in cui qualsiasi cosa viene mercificata per ricavarne un profitto.

Questa iniziativa, nata nelle Valli di Lanzo come progetto di integrazione per un gruppo di richiedenti asilo, è divenuta un emblema di come si possa rispondere alle sfide sociali e culturali del nostro tempo con creatività, umanità e soprattutto solidarietà. Circa dieci anni fa, l’arrivo di un gruppo di migranti, decisamente mal equipaggiati per affrontare il rigido clima piemontese, ha ispirato una mobilitazione comunitaria esemplare. La comunità locale ha risposto con grande generosità, donando capi di abbigliamento in quantità tale da superare di gran lunga le necessità dei migranti e poter essere così condivisa anche tra gli stessi abitanti del territorio, trasformando un’esigenza in un’opportunità di mutuo aiuto e di scambio.

Dalla piazza di Pessinetto, questa pratica si è poi diffusa a La Cassa e successivamente a Rivarossa e da un anno e mezzo trova casa anche a Venaria Reale, dove un privato ha offerto uno spazio in comodato d’uso gratuito. La sua generosità ha reso possibile un’operatività quasi del tutto priva di costi: senza elettricità né riscaldamento, l’obiettivo è azzerare i consumi e le spese. Questo impegno verso la sostenibilità viene messo alla prova in maniera paradossale dalla tassa rifiuti imposta dalle regole comunali, alla quale si sta cercando di porre rimedio attraverso la raccolta di piccoli contributi volontari, per mezzo dei quali si spera di poter mantenere in vita il progetto.

Il trio dinamico alla guida della sede di Venaria non si perde d’animo: Michela, Rosanna e Nicoletta gestiscono con dedizione, sorrisi e risate questa bottega senza moneta. Il loro impegno dimostra come la solidarietà possa tradursi in azioni concrete, sostenibili e di impatto sociale. Promuovendo un’economia basata sul riutilizzo e sulla valorizzazione di ogni oggetto, dal vestiario ai libri, dai giocattoli alle scarpe, invitano implicitamente alla riflessione sul ciclo di vita dei prodotti e sull’impatto ambientale del nostro stile di vita. Strass & Baratt, offre un’alternativa tangibile alla cultura del fast fashion, che incentiva l’acquisto compulsivo e il conseguente spreco di risorse. In un’epoca dominata dalla moda usa e getta, questa iniziativa ci ricorda l’importanza del riutilizzo e del valore intrinseco degli oggetti. Chiunque può partecipare, donando o prendendo, promuovendo così un ciclo virtuoso di condivisione e sostenibilità.

L’importanza di donare oggetti in buono stato e “di stagione”, e la particolare attenzione verso l’abbigliamento e gli accessori per bambini, riflettono una profonda consapevolezza sociale e una cura verso le esigenze più immediate della comunità. In questo spazio, il valore non è dato dal prezzo, ma dalla storia e dal significato di ogni oggetto, dalla capacità di soddisfare bisogni reali e dal potere di tessere legami comunitari.

Strass & Baratt non è solo un progetto di solidarietà o un esperimento di sostenibilità ambientale, ma una testimonianza vivente di come le pratiche alternative di economia circolare possano effettivamente contribuire a costruire una società più equa, solidale e consapevole. L’operato di Michela, Rosanna e Nicoletta, unitamente al sostegno di tanti membri della comunità di Venaria Reale, offre un modello replicabile e ispiratore, un faro di speranza che illumina le possibilità di un futuro più sostenibile e solidale.

Da queste considerazioni nasce il nostro appello agli amministratori del Comune, non solo per alleggerire un onere fiscale, ma per riconoscere e sostenere un’iniziativa che ha il potere di trasformare positivamente la vita delle persone e l’ambiente in cui viviamo.